12 dicembre 2011

I viaggiatori di 30: Laura Montorio


A 13 anni il suo paesino di campagna con 800 abitanti le sta stretto, così convoca i suoi genitori
per avvisarli che a 18 anni se ne andrà di casa. Detto fatto, si ritrova a vivere, studiare e lavorare
nelle megalopoli di Venezia, Mestre e Marghera.
Non si ricorda il numero di case dello studente che ha cambiato: si ricorda che nell'ultima dormiva in un materasso a una piazza e mezza per terra.
Non si ricorda di tutti i lavori che ha svolto per poter pagare l'affitto, ma si ricorda, che ogni mese arrivava sempre agli sgoccioli. Non ha mai imparato a cucinare perchè non ha fatto l'alberghiero ma l'Accademia di Belle Arti; infatti, sa dipingere.
Non perde occasione di viaggiare: se ne va in treno, in nave e in aereo in giro per l'Europa e a piedi a Santiago de Compostela.
Se ne va un anno a Roma per lavorare e studiare più da vicino il mondo delle donne; ebbene, nella patria dei bucatini all' amatriciana, torna più magra di prima.
Se ne va nel cuore dell'Africa, a Kinshasa, per dare una mano alle Suore di Madre Teresa che sono sempre indaffarate. Non sa ancora come sia potuto accadere ma viene selezionata per la Borsa Leonardo e si ritrova a fare la speaker in una radio della black community di Bristol; lei, che più che parlare inglese se lo inventa.
Se ne va anche in Perù a scalare il Macchu Picchu: questa volta con suo marito in viaggio di nozze.
Oggi è felice di andare in montagna, ad Auronzo, con suo marito e la loro bellissima figlia.

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